E’ possibile intercettare i messaggi WhatsApp?
Una delle domande più comuni nell’ambito delle indagini informatiche è se sia possibile intercettare o spiare i messaggi WhatsApp di un altro numero di telefono. Questo articolo nasce proprio per fare chiarezza su un tema spesso oggetto di dubbi e disinformazione: è davvero possibile spiare WhatsApp? La risposta è chiara e netta: no, non è possibile, né dal punto di vista tecnico né da quello legale. Nei paragrafi che seguono, analizzeremo in dettaglio le ragioni di questa impossibilità, approfondendo sia gli aspetti giuridici sia le implicazioni tecnico-informatiche.
In questo articolo risponderemo in modo approfondito a queste domande e sul perché non sia possibile accedere ai messaggi e alle comunicazioni scambiate tra due o più utenti sulla nota app di messaggistica istantanea. Affronteremo l’argomento sia dal punto di vista legale, sia da quello tecnico-informatico.
Ma, prima di affrontare questo argomento è importante chiarire alcuni punti:
Cosa si intende con il termine “intercettare”:
Il termine intercettazione si riferisce all’ascolto e al controllo delle comunicazioni a distanza, effettuati senza il consenso dei soggetti coinvolti, mediante l’inserimento segreto di un terzo tra gli interlocutori. (Questa la definizione)
Questa definizione si applica a qualsiasi forma di comunicazione privata, tra cui:
- Email,
- SMS,
- Telefonate,
- Posta cartacea,
- Messaggi su WhatsApp, Telegram e altre app di messaggistica istantanea.
- La registrazione di una conversazione tra due soggetti in un ambiente privato rientra nella categoria delle intercettazioni.
L’intercettazione è un reato:
È fondamentale chiarire che qualsiasi forma di intercettazione è un reato penale. L’unico caso in cui è legalmente consentita è quando viene disposta da un magistrato nell’ambito di un’indagine giudiziaria.
Pertanto, chiunque sostenga di poter offrire servizi di intercettazione di WhatsApp o di altri sistemi di comunicazione per raccogliere informazioni a supporto di un’indagine sta dichiarando di poter commettere un reato. Inoltre, per motivi tecnici, come vedremo in seguito, queste affermazioni non corrispondono alla realtà.
Captazione vs intercettazione:
Un concetto distinto dall’intercettazione è quello di captazione.
Registrare una conversazione alla quale si partecipa attivamente non costituisce reato. Ad esempio, se un individuo registra una conversazione tra sé e un’altra persona, non sta commettendo alcun illecito.
Diverso è il caso in cui si decida di registrare, captare o intercettare una conversazione tra terzi, senza il loro consenso. Questo comportamento, sia che avvenga attraverso mezzi telefonici, ambientali o strumenti di messaggistica istantanea, è illegale.
L’intercettazione dal punto di vista della legge:
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il reato di intercettazione abusiva non riguarda solo la privacy, ma anche un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana.
L’articolo 15 della Costituzione stabilisce infatti che:
“La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.”
“La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art. 111 c. 1] con le garanzie stabilite dalla legge.”
L’Agenzia Investigativa delle Alpi redige questo articolo a titolo informativo, prendendo fermamente le distanze da qualsiasi attività disonesta o illegale. Ribadiamo che tutte le attività investigative devono essere svolte nel pieno rispetto della normativa vigente.
Inoltre, precisiamo che nessun istituto di investigazioni, inclusa la nostra agenzia, è autorizzato a effettuare intercettazioni di qualsiasi natura, poiché questa attività è riservata esclusivamente alle autorità competenti.
È possibile intercettare WhatsApp? L’analisi tecnica
Rispondere alla domanda “È possibile intercettare WhatsApp?” oppure: “come posso spiare WhatsApp di un altro numero” significa, di fatto, confermare la sicurezza del sistema di messaggistica.
WhatsApp è progettato per garantire massima privacy e sicurezza, grazie alla crittografia end-to-end, che protegge messaggi, foto, video, chiamate e altri contenuti. Questo significa che solo mittente e destinatario possono accedere alle comunicazioni, mentre terze parti, inclusi hacker, governi e la stessa WhatsApp, non possono leggerle o ascoltarle. (Leggi quello che dichiara WhatsApp)
Questa tecnologia è evidenziata in ogni chat, dove WhatsApp notifica l’attivazione della crittografia end-to-end.

E’ importante sottolineare che neanche WhatsApp conosce i messaggi e le comunicazioni che gli utenti scambiano. Questo perchè le comunicazioni su WhatsApp sono protette con crittografia end-to-end (E2EE).
Perché WhatsApp non può leggere i messaggi?
I messaggi vengono crittografati sul dispositivo del mittente e possono essere decifrati solo sul dispositivo del destinatario. Neanche WhatsApp (o Meta, la società proprietaria) ha accesso ai contenuti delle conversazioni.
Ecco come funziona la crittografia end-to-end:
- Crittografia sul dispositivo mittente: Quando scrivi un messaggio, viene immediatamente crittografato utilizzando una chiave univoca.
- Trasmissione sicura: Il messaggio viaggia sui server di WhatsApp in forma criptata, quindi nessuno può leggerlo durante il transito.
- Decifratura sul dispositivo del destinatario: Solo il destinatario ha la chiave privata necessaria per decifrare e leggere il messaggio.
- Perché WhatsApp non può leggere i messaggi

Perchè intercettare le comunicazioni su WhatsApp non funziona:
Anche se un malintenzionato riuscisse a intercettare un messaggio durante la trasmissione, vedrebbe solo un testo cifrato e incomprensibile, privo di qualsiasi significato senza la chiave di decrittazione presente esclusivamente sui dispositivi del mittente e del destinatario.
Tuttavia, WhatsApp raccoglie metadati che forniscono informazioni sulle comunicazioni, come chi ha inviato un messaggio, a chi e quando, ma senza mai accedere al contenuto dello scambio.
Questa elevata sicurezza è garantita dall’integrazione con il Signal Protocol, un sistema di crittografia considerato tra i più avanzati e sicuri al mondo, utilizzato anche da altre applicazioni di messaggistica orientate alla privacy.
Quali dati conosce WhatsApp:
Anche se i messaggi e le chiamate sono protetti dalla crittografia end-to-end, WhatsApp raccoglie diversi metadati, ovvero informazioni sull’uso dell’app. Tra questi:
- Numero di telefono e dati del profilo (nome, foto, stato);
- Orari di invio/ricezione messaggi e chiamate (ma non il contenuto);
- Chi contatti e con quale frequenza;
- Tipo di contenuti inviati (testo, foto, video, audio);
- Indirizzo IP e dati del dispositivo (modello, sistema operativo, rete);
- Utilizzo dell’app (ultimo accesso, stato online, impostazioni di privacy);
- Dati condivisi con Meta (interazioni con aziende, ID pubblicitario)
Quali dati NON conosce WhatsApp:
- Contenuto dei messaggi e delle chiamate;
- Foto, video e documenti inviati o ricevuti;
- Audio delle chiamate;
- Posizione in tempo reale (se condivisa in chat, perché è crittografata);
Per quanto tempo WhatsApp conserva i dati delle chat?
WhatsApp non conserva i contenuti dei messaggi e delle chiamate sui suoi server dopo la consegna, ma raccoglie alcuni metadati delle comunicazioni per un certo periodo di tempo.
Messaggi e chiamate: nessuna archiviazione permanente
I messaggi inviati su WhatsApp sono protetti dalla crittografia end-to-end e non vengono salvati permanentemente sui server dell’azienda.
- Se il destinatario è online, il messaggio viene consegnato immediatamente e rimosso dai server.
- Se il destinatario è offline, il messaggio viene temporaneamente conservato fino alla consegna, per un massimo di 30 giorni. Dopo questo periodo, viene eliminato automaticamente.
- Anche le chiamate non vengono registrate o archiviate da WhatsApp.
Conservazione dei metadati delle comunicazioni:
Anche se i contenuti delle chat non vengono salvati, WhatsApp raccoglie metadati, ovvero informazioni sulle interazioni tra gli utenti:
- Chi ha contattato chi
- Orario di invio e ricezione dei messaggi e delle chiamate
- Tipo di contenuto inviato (testo, foto, video, audio, documenti)
WhatsApp non dichiara ufficialmente per quanto tempo conserva questi dati, ma si stima che possano rimanere disponibili per 30 giorni o anche più mesi, a seconda delle normative locali e delle politiche aziendali. Questi dati potrebbero essere resi disponibili alle autorità in caso di richiesta legale.
Backup delle chat su Google Drive e iCloud:
Se un utente attiva il backup delle chat, i suoi messaggi vengono salvati su Google Drive o iCloud, a seconda del sistema operativo.
- Questi backup non sono protetti dalla crittografia end-to-end di default, il che significa che potrebbero essere accessibili nel caso in cui il servizio cloud venga compromesso.
- I backup possono essere conservati a tempo indeterminato, fino a quando l’utente non decide di eliminarli manualmente.
Come proteggere al meglio la propria privacy?
- Disattivare il backup delle chat su Google Drive o iCloud, se si vuole evitare l’archiviazione esterna.
- Limitare la condivisione dei dati con Meta nelle impostazioni di WhatsApp.
- Usare la funzione “Messaggi effimeri”, che permette di eliminare automaticamente i messaggi dopo un certo periodo di tempo.
AVVISO:
Non lasciatevi ingannare da chi, in rete, afferma di poter accedere ai dati di WhatsApp.
Se fosse davvero semplice ed economico intercettare i messaggi o le chiamate su WhatsApp, assisteremmo quotidianamente a scandali legati alla diffusione di conversazioni private di personaggi pubblici. La realtà è ben diversa: le comunicazioni su WhatsApp sono protette da crittografia end-to-end, una tecnologia progettata proprio per impedire l’accesso ai contenuti da parte di terzi, inclusi hacker e governi.
Gli enti governativi di tutto il mondo investono miliardi di dollari in ricerca e sviluppo nel tentativo di violare la sicurezza delle principali piattaforme di messaggistica, come WhatsApp, Messenger e Telegram, ma senza risultati concreti. La robustezza di questi sistemi di cifratura rende estremamente complessa qualsiasi forma di intercettazione.
Inoltre, è fondamentale prestare attenzione alle applicazioni e ai servizi che si pubblicizzano come strumenti di “spyphone”, promettendo di intercettare messaggi e dati da uno smartphone per pochi euro. Nella realtà, l’installazione di questi software è possibile solo con accesso fisico al dispositivo e, in molti casi, richiede lo sblocco o il rooting del telefono. Oltre a essere tecnicamente complesso, questo tipo di operazione è illegale nella maggior parte dei Paesi e può comportare gravi conseguenze legali.
Prima di credere a promesse irrealistiche, è sempre consigliabile informarsi da fonti affidabili e ricordare che la sicurezza delle comunicazioni su WhatsApp è progettata per proteggere la privacy degli utenti.
Una soluzione legale.
Se avete letto questo articolo, avrete compreso la complessità della tematica e i potenziali rischi legali connessi a pratiche di intercettazione non autorizzate.
Agenzia Investigativa delle Alpi vanta oltre 30 anni di esperienza nel settore delle investigazioni ed è un punto di riferimento a livello nazionale per l’acquisizione di prove in modo legale e utilizzabile in sede di giudizio.
Contattandoci, valuteremo il vostro caso con un approccio personalizzato, fornendovi soluzioni efficaci e conformi alla normativa vigente. Grazie all’impiego di metodologie investigative avanzate, tra cui OSINT (Open Source Intelligence), SOCMINT (Social Media Intelligence) e HUMINT (Human Intelligence), siamo in grado di raccogliere informazioni strategiche e probatorie in maniera lecita e documentata.
Affidarsi a professionisti del settore è la scelta più sicura per ottenere i risultati desiderati senza incorrere in violazioni della legge.
(Qui la versione vecchia di questo articolo “è possibile intercettare WhatsApp scritto da Agenzia Investigativa delle Alpi)