ABUSO LEGGE 104 : QUANDO E’ POSSIBILE LICENZIARE IL DIPENDENTE?
Le Indagini per uso improprio dei permessi retribuiti concessi al lavoratore ai sensi della Legge 104/1992 rientra all’interno delle Investigazioni Aziendali svolte da Agenzia Investigativa delle Alpi. Tali indagini vengono svolte con la finalità di raccoglie elementi di prova al fine di testimoniare, anche in sede di Giudizio, un’eventuale abuso legge 104.
CHI PUÒ USUFRUIRE DEI PERMESSI RETRIBUITI EX LEGGE 104:
I permessi retribuiti previsti dalla Legge 104/92 spettano ai lavoratori dipendenti che si trovano in una situazione di grave disabilità. Possono usarli anche i genitori, il coniuge, i parenti o gli affini fino al secondo grado, se fanno da caregiver.
Chi ne ha diritto può prendere tre giorni di permesso ogni mese. In alternativa, può dividere questi tre giorni in varie ore nell’arco di più giornate.
I permessi retribuiti non possono essere fruiti da due persone differenti per l’assistenza dello stesso soggetto disabile, a meno che non si tratti di genitori, anche adottivi, di figli disabili.
COSA SI PUÒ FARE DURANTE I PERMESSI LEGGE 104?
La legge italiana ha introdotto nel 1992 la Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti di persone handicappate. L’articolo 33 della Legge 104 ha introdotto i permessi retribuiti per assistere un famigliare portatore di handicap. Tale legge è stata successivamente modificata dalla legge n. 53 del 8 marzo 2000, dalla legge n. 183 del 13 maggio 2010 e dal Decreto Legislativo n. 119 del 18 luglio 2011. L’utilizzo scorretto di tali permessi può costituire una causa del licenziamento per giusta causa.
I permessi retribuiti concessi ai sensi della Legge 104 devono essere utilizzati per l’assistenza del famigliare disabile. Qualsiasi altra attività costituisce un abuso del diritto che legittima l’intervento di un’agenzia investigativa. Il lavoratore che utilizza tali permessi in maniera scorretta compie una grave violazione dei doveri di buona fede e correttezza intercorrente tra datore di lavoro e lavoratore, oltre a poter integrare il reato di truffa aggravata ai danni dell’INPS ex articolo 640 del codice penale.
ABUSO LEGGE 104: COME PUÒ TUTELARSI L’AZIENDA?
Quando parliamo di abuso legge 104 l’intervento di un’agenzia investigativa è giustificato anche in presenza del mero sospetto di illeciti in corso di esecuzione (Cassazione n. 3590 del 2011, Cassazione n.15094 del 2018). Infatti lo statuto dei lavoratori stabilisce che, ove vi sia il sospetto di un danno patrimoniale, i controlli sul lavoratore sono legittimi. Rivolgersi ad un’agenzia investigativa per accertare l’utilizzo scorretto dei permessi retribuiti ex Legge 104/92 permettono di acquisire dati e prove, utilizzabili anche in sede di giudizio, al fine di procedere al licenziamento per giusta causa.
Sono leciti i controlli del datore di lavoro, questo è quello che ha stabilito una Sentenza delle Corte di Cassazione. Nella fattispecie la sentenza n. 9217 del 6 maggio 2016. Questo caso fa riferimento al licenziamento di un dipendente che utilizzava i permessi concessi ai sensi della Legge 104/1992. Ma, a seguito di attività d’indagine, si è scoperto che il dipendente utilizzava tali permessi solo parzialmente per assistere la persona bisognosa. Infatti, il tempo rimanente, lo impiegava per scopi personali.
QUALI SONO I DIRITTI DEL DATORE DI LAVORO:
I permessi per la legge 104, tuttavia, vengono utilizzati non di rado in maniera scorretta e illegale per finalità del tutto diverse da quelle previste dal legislatore. Tipici i casi di permessi per la legge 104 utilizzati per prendere ferie, per svolgere attività ricreative e, non ultimo, per offrire prestazioni lavorative presso aziende terze. È vero che la retribuzione per le ore e i giorni utilizzati è a carico dell’INPS (pur venendo di solito anticipata dalla società di appartenenza) ma è indubbio che un comportamento scorretto da parte del lavoratore possa comportare danni significativi alla produttività aziendale, oltre a minare il rapporto fiduciario tra datore e prestatore di lavoro.
VIOLAZIONE PERMESSI EX LEGGE 104/92 : LE INDAGINI
Le Indagini Abuso Legge 104/92 sono finalizzate ad accertare eventuali violazioni poste in essere dal lavoratore durante l’utilizzo di tali permessi. E’ utile sottolineare come le indagini siano utili al fine di determinare l’eventuale comportamento fraudolento porto in essere dal lavoratore. Tenendo sempre in considerazione l’ obbiettivo che il cliente vuole ottenere viene strutturata l’attività investigativa:
- Verifica degli spostamenti in orari concordati, tramite attività di monitoraggio visivo statico (c.d. appostamento) e dinamico (c.d. pedinamento);
- Utilizzo di Sistemi Satellitari Gps, così come previsto e autorizzato dal D.M. 269 del 1 Dicembre 2010;
- Al termine delle indagini viene fornito un Rapporto scritto producibile in giudizio corredato di prove fotografiche e filmati;
- Utilizzo tecniche investigative su base O.s.i.n.t. (Open Source Intelligence)
- Documentazione tramite filmati e/o foto testimonianti l’eventuale relazione extraconiugale;
- Elenco dei dipendenti che hanno effettuato l’indagine per una eventuale chiamata in qualità di testimoni in giudizio presso il tribunale competente.
LEGGE 104/92 E LICENZIAMENTO DEL DIPENDENTE
L’azienda può rivolgersi ad un’agenzia d’investigazioni, per controlli legge 104, come sancito in più occasioni dalla Corte di Cassazione (Cfr. ad esempio la sentenza n. 4670 del 18 febbraio 2019). L’intervento di investigatori privati è dunque ammesso per scoprire eventuali azioni rilevanti che possano arrecare danni al committente. In questo senso la violazione dei permessi per la legge 104 è un esempio di scuola, vista la frequenza con cui si verifica. Merita inoltre di essere evidenziato come nella medesima sentenza della Suprema Corte si specifichi che l’azienda possa ricorrere a investigatori privati anche solo per il semplice sospetto di condotte illecite da parte del lavoratore.
ALCUNI QUESITI FREQUENTI RELATIVI ALL’ABUSO LEGGE 104/92
Chi usufruisce della legge 104 può essere licenziato?
La risposta è si, il licenziamento deve essere fondato su ragioni valide e dimostrabili. Ad esempio l’utilizzo dei permessi per finalità differenti all’assistenza, come viaggi, attività di svago, altre attività lavorative, ecc. Tali condotte possono comportare una violazione grave dei doveri di correttezza e buona fede intercorrenti tra datore di lavoro e lavoratore dipendente e pertanto giustificare il licenziamento per giusta causa del dipendente.
Chi prende la 104 può essere controllato?
Si, il datore di lavoro può avvalersi delle indagini svolte da un’agenzia investigativa anche in presenza del mero sospetto di attività illecita posta in essere dal lavoratore. Le indagini per Abuso dei Permessi retribuiti ex Legge 104/92 vengono strutturate al fine di acquisire dati e prove da utilizzare avanti il giudice competente.
Cosa succede se non si usano tutti i giorni della legge 104?
Gli eventuali giorni non fruiti non si recuperano. La fruizione è mensile (fino a 3 giorni al mese), quindi non è previsto un accumulo nei mesi successivi.
Come avvengono i controlli sulla 104?
L’utilizzo di un’agenzia investigativa per controllare l’uso dei permessi previsti dalla Legge 104 può avvenire in determinate circostanze, principalmente quando il datore di lavoro sospetta un abuso o un utilizzo improprio dei permessi concessi. Le attività investigative vengono strutturate al fine di accertare dati e prove al fine di accertare lo scorretto utilizzo dei permessi retribuiti concessi ai sensi della Legge 104/92.